Review Party: Un milione di volte buonanotte di Kristina McBride

Instagram: @brivididicarta | @lastambergadinchiostro

Arriva oggi in libreria il romanzo di Kristina McBride,“Un milione di volte buonanotte” pubblicato da Newton Compton, con la traduzione di Francesca Gazzaniga.

17 Gennaio

Acquistalo subito: Un milione di volte buonanotte

Editore: Newton Compton Editori
Collana: Anagramma
Genere: YA
Traduzione: Francesca Gazzaniga

Prezzo: € 9,90
Pagine: 288

La notte della festa prima delle vacanze, la diciassettenne Hadley prende “in prestito” l’auto di Ben, il suo ragazzo. Ovviamente senza dirglielo. Peccato che Ben non sia un tipo che lascia correre, e si vendica postando sui social una foto compromettente di Hadley senza veli, a beneficio di tutta la scuola. Quando viene avvertita di quello che sta succedendo, Hadley si trova a dover prendere una decisione. Può tornare indietro alla festa e costringere Ben a eliminare la foto oppure vendicarsi a sua volta portando la sua adorata macchina il più lontano possibile dalla sperduta cittadina dell’Ohio in cui vivono. Nel primo caso il piano per vendicarsi potrebbe portare alla luce segreti sconvolgenti. Nell’altro Hadley si ritroverebbe intrappolata nell’auto con il suo ex, Josh, costretta a rivivere con lui tutti gli errori commessi nel passato, incluse le cause della loro rottura. Hadley è di fronte al bivio e può scegliere solo una delle due strade… o forse no?

Siamo arrivati a giovedì. Sento già l’avvicinarsi del week-end e con esso un po’ di pausa per ricaricare le pile. Nella giornata di oggi sbarcano in libreria alcune novità, tra cui questa di cui vi parlo adesso, la prima delusione dell’anno nuovo: Un milione di volte buonanotte.

La verità è che il romanzo di Kristina McBride aveva tutti gli ingredienti per lasciare un’impronta nel genere young adult, ma per come è stato strutturato si disperde, lasciando una traccia debole di sè e che si confonde fra le pubblicazioni dello stesso stampo.

Da una parte dipinge in maniera vivida l’adolescenza, un periodo caotico e intenso, partendo dalla sofferenza, quello della protagonista e la perdita della sua migliore amica, Penny, analizzando anche la parte negativa dei social network, e come se fossimo in una sorta di “Sliding Doors”, film del 1998 con Gwyneth Paltrow, l’autrice ci regala due storie parallele, strade che ci porteranno a scoprire di più su Hadley e sulla morte di Penny.

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Ci troviamo in Ohio durante le vacanze di primavera, uno dei periodi più caotici negli Stati Uniti. Hadley insieme a due amiche, Mia e Brooklyn, prende in “prestito” la macchina del suo ragazzo, Ben, ma quando lui lo scopre decide di vendicarsi, postando una foto di lei nuda, su Facebook. Oltre al danno la beffa, per cancellare ciò che aveva postato chiede ad Hadley di riportare indietro la macchina. Ben sembra non rendersi conto della gravità del suo gesto, Hadley quindi ha due possibilità: tornare indietro ed obbligarlo a cancellare la foto o vendicarsi per il torto subito.

La prima strada porta alla “sottomissione”, il dover agire secondo le regole di un burattinaio che crede di essere fin troppo scaltro, ma la seconda via, quella più rischiosa, porta con sè qualcosa di molto più grande e grave, una verità scomoda per Ben e di conseguenza una scia di problemi. Ciò che nasce spontaneo chiedersi è se Hadley sia pronta ad affrontare la tempesta in arrivo. Una volta scelta una strada non si può tornare indietro neanche volendolo.

In questo devo dire che Kristina McBride in maniera concreta riesce a trasmettere il potere che hanno i social network nella nostra società e le conseguenze che hanno determinate azioni oggi. Basta un post di Ben per “controllare” una persona e portarla a smarrirsi dietro l’umiliazione e l’odio di cui spesso è ricoperta una piattaforma come Facebook.

Come se non bastasse, ciò che viene a galla è ancora più sconvolgente, sfiora tematiche importanti, come la cultura dello stupro, di cui si sente spesso parlare. A questa si unisce anche il suicidio, la conseguenza di determinate azioni che portano a drastiche decisioni. Negli young adult secondo me hanno una rilevanza maggiore, “educano” i lettori e allo stesso tempo permettono loro di riflettere a riguardo, per questo motivo non vanno sottovalutati.

Senza ombra di dubbio Un milione di volte buonanotte mi ha regalato spunti sui quali riflettere, senza però darmi il modo di empatizzare con i personaggi. La caratterizzazione infatti risulta debole, un po’ come sbiadita, tuttavia per quanto riguarda l’adolescenza riesce a far spiccare l’incertezza, il continuare a vacillare, sbagliare e continuare ad andare. Non importa come, pur di trovare la verità Hadley è disposta a spingersi oltre il limite.

Un milione di volte buonanotte è un saluto amaro, una ferita aperta cosparsa di sale che brucia, sussurra, ricorda.

“All’improvviso, era lì. Seduto di fianco a me, nascosto nell’ombra, come se mi stesse aspettando da tutta la sera. Guardava il cielo e nei suoi occhi spalancati si riflettevano la luce della luna, delle stelle e anche un po’ della mia paura”.

 

 

 

disclaimer: si ringrazia l’ufficio stampa di Newton Compton per la copia omaggio.

 

May the Force be with you!
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